Film tratti da opere letterarie tedesche o da eventi della cultura tedesca, a cura di Enrico De Angelis (Presidente ACIT Pisa)
Chiodi Martello e Tesi ovvero Lutero e la Riforma, un film di Enrico De Angelis, 2017. Il 31 ottobre 1517 viene considerato l’inizio della Riforma protestante. Questo film la ripensa nella sua drammaticità, nel suo bene e nel suo male: dalla rottura con papa e imperatore, alla guerra contadina, alla formazione della moderna borghesia. Il film discute se stesso man mano che si fa, con il distacco, il sarcasmo, la critica e anche l’autocritica necessarie a tutti: a chi di quella Riforma fu figlio oppure avversario e a chi oggi osserva quegli ex-nemici.
Sabbia negli occhi: Tratto dal racconto “L’uomo della sabbia” inserito nella raccolta Notturni di E.T.A. Hoffmann. Un film di Enrico De Angelis. Con Mattia Girardi, Isabella Vullo, Giulia Flinz, Michele Luzzati, Tommaso Cavallo Drammatico, durata 64 min. – Italia 2013.
Sogni, allucinazioni, angosce, follie frantumano la realtà, rivelando le forze oscure della psiche, il mondo di Hoffmann, grande figura del romanticismo tedesco, molto amato anche da Freud. Il film, così come gli altri di Enrico De Angelis, è interpretato da attori non professionisti.
Processo (2011) : Trasposizione filmica dell’omonimo romanzo di Franz Kafka, di Enrico De Angelis. Il film traspone buona parte dei materiali scritti da Kafka per il suo incompiuto romanzo. Il carattere ossessivo, fagogitante, totale è reso mostrando un lettore che a poco a poco si identifica con l’autore e con il personaggio, fino a condividerne la sorte.
Woyzeck: Trasposizione del dramma omonimo di Georg Büchner, di Enrico De Angelis. Georg Büchner, morto nel 1837 a 24 anni, di questo suo primo dramma scrisse dapprima una redazione completa e successivamente due rielaborazioni, incomplete e differenti. La rielaborazione cinematografica cerca di rendere giustizia a questa situazione. Perciò comincia con il finale della prima versione (completa): segue poi la revisione considerata più importante, integrandola con una scena dell’altra, marcando in maniera evidente la sua interpolazione.